SCATTI DI POESIA – 2014 > 2024
Posted 24/03/2024
on:- In: arte | poesia
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SCATTI DI POESIA – 2014 > 2024, (a cura di Lino Angiuli, Giuseppe Pavone e Daniele Maria Pegorari), Quorum, Bari 2023
di Dante Maffia
Chi sostiene che il libro è morto è un pessimista che non si è reso conto che semmai il vecchio libro dozzinale, stampato male, si sta estinguendo per fare posto a una produzione elegante, raffinata, che sia innanzi tutto oggetto prezioso e che naturalmente contenga scritti eccellenti e immagini che hanno fermato il fuggevole lampo, l’aleph di cui parlava Jorge Luisi Borges.
Un esempio è questo Scatti di Poesia che dei protagonisti culturali di valore, Lino Angiuli (poeta che ammiro da anni), Giuseppe Pavone (Presidente del Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea) e Daniele Maria Pegorari (professore presso l’Università degli Studi di Bari) hanno curato, in dieci edizioni tra il 2014 e il 2023 a Monopoli e a Bari.
L’iniziativa, che lungo il decennio ha avuto grandissima attenzione accendendo l’entusiasmo di molti, in occasione del decennale ha prodotto un volume che non ha nulla da invidiare a quelli editi da Franco Maria Ricci.
Ovviamente si apre con le testimonianze degli amici che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera e poi presentano un apparato di immagini che hanno qualcosa di magico, perché sono documentazione di un percorso di vita che palpita, non semplici scatti, già, sono veri e propri “scatti di poesia”, che si accompagnano, o sono accompagnati, dagli scritti dei poeti.
Un connubio davvero di rara riuscita, perché è noto che matrimoni di questo genere se ne sono sempre fatti, ma, lasciatemelo dire, quasi sempre a caso, mettendo insieme poesia e fotografia senza abbinare con simmetrica adesione le due espressioni. Se questo non viene fatto allora la resa resta dozzinale, non avviene un matrimonio d’amore.
Lino Angiuli sa che non mi sono mai piaciuti i dilettanti allo sbaraglio, quelli che si improvvisano maniscalchi o pescatori, pasticcieri o cuochi. I risultati, anche fidando nella sorpresa, sono stati sempre modesti se non irritanti.
Questo libro ha un carattere, rinnova l’antico detto latino dell’“ut pictura poesis” e ribadisce che le arti sorelle possono esplicitare un loro canto sinuoso e ammiccante se la parola sa diventare colore e il colore verbo.
Ma nel mio entusiasmo forse sto esagerando. Volevo dire che la Bellezza è un’alchimia che ha un cammino lungo e per mostrarsi aspetta che le anime che la cercano siano ricche di incanto, di entusiasmo, di quella poesia, come dicono in Giappone, che è capace di fare nascere un giglio in pieno inverno se il cuore è puro.
I curatori evidentemente hanno il cuore puro, ecco perché Scatti di Poesia è riuscito a diventare uno scrigno che ci invita a sognare.
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