STRATIGRAFIE TESTUALI DELLA “GRANDE BELLEZZA”
Posted 18/09/2014
on:- In: attualità | cinema | saggi
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da incroci 29, sezione ‘Saggi’
STRATIGRAFIE TESTUALI DELLA “GRANDE BELLEZZA”
Un intervento di Daniele Maria Pegorari
Al culmine di una formidabile serie di premi cinematografici internazionali, La grande bellezza di Paolo Sorrentino ha ricevuto anche l’Oscar 2014 come miglior film straniero, spinto certamente dal fascino di una fotografia inusuale per il cinema italiano e dall’interpretazione magistrale degli attori, Tony Servillo in testa. La pellicola ha diviso, ça va sans dire, la critica italiana, soprattutto in ordine ai debiti che essa contrae con La dolce vita, col conseguente dibattito intorno all’ossessione dell’originalità.
Nelle pagine che seguono si propone una riflessione – laica e filologica – intorno alla scrittura del film, nella quale, accanto al capolavoro felliniano, compare una ricca rete di allusioni letterarie, musicali e figurative, che ne fa uno dei ‘ragionamenti’ più amari e consapevoli della post-realtà contemporanea. C’entra qualcosa il misterioso ringraziamento rivolto dal regista a Maradona?
leggi qui il saggio di Daniele Maria Pegorari
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