Ruggiero Mascolo, Al di qua e al di là dell’Ofanto
Posted 10/07/2023
on:Ruggiero Mascolo, Al di qua e al di là dell’Ofanto
Schena, Fasano 2023.
di Carmine Tedeschi
Se una persona colta, ricca di esperienze di viaggi, impegnata per tutta la vita nello studio appassionato di storia patria e nella valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, volesse lasciare una testimonianza ulteriore di un modo egregio di spendere l’esistenza, non ha molta scelta: deve per forza scrivere di sé. La nobiltà dello scopo sottrae (per fortuna) questo libro alla fiumana di scritture narcisistiche che dilaga.
Ciò che vi leggiamo sfugge alle classificazioni di genere: non è un romanzo, non è un memoriale o un diario, non è un insieme di cronache personali o di ricordi storici. È un po’ tutto questo insieme, incorniciato da un gracile telaio narrativo che fa scopertamente da pretesto. La fabula, priva tra l’altro di un vero e proprio epilogo, consiste nella invenzione di dialoghi e fatti di piccola cronaca quotidiana riguardanti una coppia di coniugi, i cui personaggi ricalcano (c’è da scommetterci) la matrice autobiografica dell’Autore. Magari anche della consorte. E sono proprio quei dialoghi a offrirci l’interessante referente geostorico che costituisce il vero contenuto e scopo del libro.
Vi si parla di quell’area pugliese tra il nord-barese e il Tavoliere, tra l’Adriatico e la piana dell’entroterra risalendo l’Ofanto, il cui spiccano la città di Barletta con tutto il peso della sua storia millenaria arricchita da leggende, da personaggi (De Nittis, per es.) e relativi monumenti; e la meno antica Margherita di Savoia, che però assume presto una particolarissima tipologia cittadina grazie alle saline. In comune il mare, che si offre alla massiccia balneazione estiva con le lunghe spiagge sabbiose.
Con un sottofondo sentimentale da amarcord, insomma, vengono esposti i caratteri di un territorio pugliese dalla fisionomia identitaria ben definita, offerto alla conoscenza un po’ meno distratta di quella turistica mordefuggi.
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