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GABRIO VITALI (a cura di-), Sospeso Respiro. Poesia di Pandemia 

Moretti & Vitali Editori, Bergamo 2020

di Claudio Toscani

Non nuovo a risolutive pagine di saggistica, sia di vasto valore prospettico (Odissei senza nòstos, ad esempio, sul senso della creatività letteraria, della vita, della storia e della civiltà), sia di monografica scultura di un singolo autore (L’ulivo e il vento, per citare, riflessioni sull’opera di Lino Angiuli), lo scrittore Gabrio Vitali, valente diagnosta dell’intelligenza artistica ovunque dia segni di assestata sapienza umana, etica, culturale e linguistica, tiene ora a battesimo una antologia di poeti sui tempi e i modi d’assedio del Covid—19, costruita sul lavoro di quattro autori dei nostri giorni: Alberto Bertoni, Paolo Iacuzzi, Giancarlo Sissa e Giacomo Trinci (associati, in chiusura di libro, alle rilevanti testimonianze di Cristina Rodeschini, direttrice dell’Accademia Carrara di Bergamo – “a museo vuoto” – e di Mauro Ceruti, titolare di vasti domini di ricerca scientifica – “un groviglio inestricabile” -).                                                                         Leggi il seguito di questo post »

Giorgio Baroni e Cristina Benussi (a cura di) , Vele d’autore nell’Adriatico orientale

Serra, Pisa-Roma 2018.

di Claudio Toscani

Più di cinquanta interventi sono qui raccolti come esito di un convegno internazionale dell’I.R.C.I. (Istituto per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata) dedicato nell’ottobre del 2017 alla navigazione a vela nella letteratura italiana tra il Quattrocento e i primi decenni del secolo scorso, teatro il golfo di Trieste e le coste nord dell’Adriatico. Scritti sollecitati dai coordinatori scientifici Giorgio Baroni (già ordinario di Letteratura moderna e contemporanea a Milano) e Cristina Benussi (dell’Università di Trieste). Per secoli, e non solo in quell’angolo di mare, le comunicazioni e i trasporti di merci e persone si sono servite delle vie d’acqua e d’imbarcazione: cultura, commercio, organizzazione pubblica, aggressioni e difese, fino e oltre l’imporsi della navigazione a motore, momento in cui cessa l’interesse del suddetto convegno che intanto ha raccolto un cospicuo numero di elaborati tra descrizioni di luoghi raggiunti, osservazioni paesaggistiche, storiche,  scientifiche, linguistiche, artistiche, psicologiche e creative. «Qui il mare – precisa l’introduzione – ha significato potere e bellezza, sconfinamenti e scontri, vita e morte» e il viaggio, quello a vela in particolare, con il suo valore simbolico, ha permeato racconti dalla gran varietà di stili e di realizzazioni letterarie, di proposte e prospettive a gonfie vele tra forze della natura, scelte ideali e tecniche espressive. Leggi il seguito di questo post »

Daniela Marcheschi (a cura di), LETTERATURA E PSICANALISI

Marsilio, Venezia 2017.

 

 

 

di Claudio Toscani

Avviene all’apparire delle intelligenze più vivide e attive oltre che culturalmente laminate da anni di vaste letture e diramate conoscenze, che ribadite convinzioni e attestati percorsi vengano rivisti o ridimensionati. Questa la più manifesta cifra del libro che raccoglie gli Atti di un convegno internazionale, tenuto a Lucca tra il 24 e il 25 febbraio 2012, promosso dalla Fondazione Dino Terra sui rapporti tra Letteratura e Psicanalisi, sotto la direzione scientifica della saggista Daniela Marcheschi, che ne ha poi curato la pubblicazione. Leggi il seguito di questo post »

Cesare Viviani, OSARE DIRE

Einaudi, Torino 2016

 

 

 

 

di Claudio Toscani

Provoca sin dal titolo, Cesare Viviani, in quest’ultima sua raccolta: Osare dire. Perché si mette nella posizione di chi azzarda la parola poetica come nudo nome di fronte all’ostentata eloquenza del mondo, di chi ci ricorda il silenzio dell’universo al di sopra del nostro frastuono quotidiano, di chi oppone la parte oscura, segreta, del segno creativo e della scrittura, a tutte le inesorabili rivelazioni della scienza e della tecnica.

Parecchio osa dirci Viviani: se non di nuovo, di inatteso; se non di ignoto, di dimenticato; se non di perturbante, di ultimativo. Talvolta ci mette l’‘io’, se può testimoniare in proprio, come per significare di esserci passato lui stesso nei frangenti pratici o ideali di cui parla; più raramente la ‘terza persona’, quasi per chiedere ad altri di collaborare al ventaglio delle enunciazioni; spessissimo il ‘noi’, un io allargato, un io a nome di tanti altri, e allora diventa filosofo e conoscitore della vita, con punti di vista sulle cose ultime, senza vanto ma per verticale ascolto della realtà, libere associazioni e connessioni di senso. Leggi il seguito di questo post »

da incroci 29, sezione ‘schede’ 

Enrico CastrovilliScritti di psicocritica.

Profili psicologici di poeti e narratori italiani contemporanei

Progedit, Bari 2013.


di Claudio Toscani

 

Dopo specifici precedenti in materia (Storia del romanzo psicologico, del 2009, e La psicocritica, del 2011, con interventi su Saba, Zanzotto, Campana, Montale, Ungaretti, Pavese, Moravia e Pasolini), Enrico Castrovilli, docente e medico psicologo, poeta, narratore e critico letterario pugliese, esce con un nuovo regesto analitico di profili letterari di alcuni autori contemporanei, la cui scrittura creativa apre a più o meno segreti meandri coscienziali, angosce, stati d’animo e affettivi, turbative d’anima, sentimenti ed emozioni. Leggi il seguito di questo post »


«incroci» – semestrale di letteratura e altre scritture

direzione: Lino Angiuli •  Daniele Maria Pegorari • Raffaele Nigro

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